La storia della tifoseria dell’U.C. Sampdoria
Il cuore della tifoseria blucerchiata è nella Gradinata Sud (la prima, nel 1983, a coprire un’intera gradinata con un unico bandierone), dove sono presenti i principali gruppi organizzati di tifosi.
Tra questi Ultras Tito Cucchiaroni e Fedelissimi 1961, che occupano rispettivamente la parte superiore ed inferiore della gradinata.
Gli Ultras Tito Cucchiaroni, nati nel 1969 sono uno dei primi gruppi ultras italiani e sono i primi in Italia a utilizzare la denominazione “Ultras“; il loro nome è in omaggio all’attaccante Ernesto “Tito” Cucchiaroni.
La nascita dei Fedelissimi risale invece al 1961 tempo in cui era un semplice club. Tra gli altri gruppi attualmente presenti in gradinata vi sono “Rude Boys”, “Fieri Fossato”, “San Fruttuoso 1987“, “Valsecca Group 1991”, “Palati Fini”, “Irish Clan”, “Struppa 86”.
Alla fine degli anni novanta i due principali gruppi di tifosi, fino a quel momento uniti nella passione anche fisicamente, in quanto occupavano entrambi la parte sottostante della gradinata, si spaccarono a causa della partenza della bandiera Roberto Mancini e della retrocessione in Serie B: gli Ultras Tito si schierarono a favore del presidente Enrico Mantovani e di conseguenza contro il calciatore, reo di aver abbandonato la squadra in braghe di tela e senza fare incassare alla società i soldi del trasferimento alla Lazio, finiti poi nel suo successivo ingaggio, mentre i Fedelissimi si schierarono contro il Presidente accusandolo di non saper gestire la società.
Da allora gli Ultras Tito Cucchiaroni si spostarono nella parte superiore della gradinata, lasciando i Fedelissimi e tutti gli altri gruppi ad occupare la parte centrale della gradinata inferiore.
I tifosi della Sampdoria sono inoltre celebri per le loro organizzate e numerose coreografie che esibiscono in particolare nei derby.
Ultimamente però, in seguito al “Decreto Antiviolenza”, l’ingresso di bandiere e striscioni (gli strumenti di diffusione acustica non possono più entrare in nessun caso) è permesso solo previa autorizzazione emessa dalla questura, alla quale bisogna rivolgersi almeno 7 giorni prima muniti di una descrizione (sia scritta che fotografica) dello striscione o della bandiera che si vuole far entrare; alla luce di questo i gruppi della Gradinata Sud hanno deciso di comune accordo di non piegarsi a tale decreto, lasciando la Gradinata priva di striscioni.
Questa decisione comune va ricordata come una delle rare volte in cui i tifosi italiani hanno lasciato da parte i colori per lottare contro il cosiddetto “modello inglese”, che prevede tutte le restrizioni introdotte con il decreto “post Raciti”.
Secondo gli esponenti dei gruppi Ultras (e non) di tutta Italia, questo decreto mira esclusivamente alla distruzione delle tifoserie organizzate e alle libertà personali, dato che gli scontri tra tifoserie avvengono comunque e non ci sono state battute d’arresto.
Ad oggi, la tifoseria sampdoriana è una delle poche in tutta Italia a portare avanti questa battaglia non esponendo più alcuno striscione in nessun settore dello stadio.