Andrea Doria: la storia
Intitolata al principe ammiraglio Andrea Doria, in principio era destinata alle sole competizioni ginniche, ma ben presto i suoi atleti iniziarono a cimentarsi in partite di calcio improvvisate assieme ai giocatori dell’altra squadra di Genova.
La nascita della sezione Calcio dell’Andrea Doria
La Sezione Calcio, infatti, nasce nel 1895 grazie all’impegno di Franz Calì; l’11 agosto del 1900, con una partita disputata a Novi Ligure, l’Andrea Doria apre “ufficialmente” la propria attività pedatoria: si ha ragione di ritenere che quella possa essere stata la vera gara d’esordio ufficiale.
La formazione doriana – che adottava una maglia a quarti bianco e blu – esordì in campionato il 9 marzo 1902 perdendo la sfida con l’altra squadra di Genova per 3 a 1, e partecipò alle edizioni seguenti fino al 1913.
I calciatori più rappresentativi
In quegli anni il più importante dei calciatori dell’Andrea Doria fu proprio lo svizzero/siciliano Franz Calì. Giocatore proveniente dalla società anglo-genovese, passò in brevissimo tempo alla più ligure società dell’Andrea Doria; giocò terzino e fu considerato il vero capo carismatico della squadra, giocò 10 anni e divenne il primo capitano della nazionale italiana: era il 15 maggio 1910.
Oltre Calì tra i giocatori più famosi che vestirono la maglia doriana si ricordano Ansaldo, Baldini, Fresia, Gramaglia, Torti e i giocatori Burlando, Santamaria e Sardi che successivamente avrebbero indossato la maglia dei cugini.
Il campo da gioco
Il terreno di gioco dell’Andrea Doria in quegli anni era la Cajenna, campo che si trovava a fianco del campo dell’altra squadra di Genova, l’attuale stadio Luigi Ferraris, e più esattamente in uno spiazzo che separa lo stadio dalle carceri e dove – ironia della sorte – è oggi situata la gradinata dei tifosi anglo-genovesi.
Data la ristrettezza, la Cajenna non aveva tribune, pertanto gli spettatori si assiepavano ai margini del terreno di gioco e per i giocatori ospiti era un vero e proprio inferno (da qui il nome del campo).
La nascita della Dominante e del Liguria
Dopo altalenanti vicende, il 2 luglio del 1927 per volere del regime fascista la società venne unita alla Sampierdarenese dando vita alla formazione denominata La Dominante. Retrocessa in Serie B al termine del campionato 1928-29, l’anno successivo prese il nome di A.C. Liguria, assimilando anche la Rivarolese.
Subito retrocessa in Serie C, le varie compagini formanti il Liguria tornarono a svolgere l’attività calcistica separatamente.
Alla fine della stagione 1939-40 l’Andrea Doria precipitò in Prima Divisione Ligure e venne sciolta.
La rifondazione dell’Andrea Doria
Nel 1944 fu rifondata la società SG Andrea Doria e l’anno dopo la FIGC, esaminando le fusioni volute dal regime fascista, riconobbe il titolo sportivo dell’Andrea Doria permettendogli di partecipare al girone Nord di Alta Italia (la provvisoria serie A).
La nascita della Sampdoria
Nel campionato 1945-46 la Sampierdarenese arrivò 14^ e ultima nel suo girone Nord Alta Italia, mentre l’Andrea Doria si classificò 9^, ma la ristrutturazione del torneo cambiò le carte in tavola. La Sampierdarenese, in crisi finanziaria, aveva più titolo per rimanere in Serie A, mentre la ricca formazione doriana aveva militato negli ultimi quindici anni nelle serie minori. Nell’agosto del 1946, le due formazioni si unirono per la seconda volta dando vita all’attuale Sampdoria.