Vujadin Boškov è nato a Begeč, un villaggio a 15 chilometri da Novi Sad (Serbia), il 16 maggio 1931.
E’ stato un calciatore della società blucerchiata nell’annata 1961-62, con 13 presenze e un gol all’attivo.
Dopo aver intrapreso la carriera di allenatore, è stato alla guida tecnica della Sampdoria dal 1986 al 1992, per poi ritornare nel 1997-98 in sostituzione di César Luis Menotti.
Durante la sua permanenza in panchina la Sampdoria ha vinto la maggior parte dei suoi trofei:
- 1 scudetto
- 2 coppe italia
- 1 supercoppa italiana
- 1 coppa delle coppe
E’ stato insignito con il premio “panchina d’argento” nel 1990-91.
Dopo lo scudetto vinto con la squadra blucerchiato ha detto:
Nella mia vita ho vinto, ma lo scudetto con la Samp è il più bello e più dolce. Perché l’ho conquistato nel campionato più difficile ed equilibrato del mondo e perché era il primo per una società che doveva ancora compiere mezzo secolo di vita. È un po’ come quando ti nasce il primo figlio: gioia e allegria sono maggiori
Vujadin Boškov è stato anche docente alla Scuola per tecnici e allenatori di Coverciano, all’epoca in cui era diretta da Italo Allodi.
Zio Vuja (come è ancor oggi chiamato dai tifosi sampdoriani) è ricordato e citato per alcune sue frasi rimaste nella memoria di ogni amante del calcio di una volta; tra le sue più famose ricordiamo:
Gullit è come cervo che esce di foresta
oppure
Rigore è quando arbitro fischia
Nel 2003 è uscito il libro “Parola di Boskov”, una lunga intervista che racconta la vita e i miracoli del mago di Novi Sad: aneddoti, curiosità e tante verità riportate simpaticamente parola per parola.
Dopo una lunga malattia si è spento a Novi Sad il 27 aprile 2014.